22/06/2021
Largo Consumo 06/2021 - Notizia breve - Pubblicato on line - Redazione di Largo Consumo
Made in Italy

Cresce l'export agroalimentare (+1,7% nel 2020)

Cresce l'export agroalimentare (+1,7% nel 2020)

La crisi dovuta alla pandemia non ha bloccato l'export di cibi e bevande Made in Italy, che ha superato nel 2020 la soglia di 46 miliardi di euro: la crescita è solo dell'1,7% sul 2019, lontano dal +7% del 2019, ma in controtendenza rispetto alla performance negativa dell'export nazionale complessivo (-9,7% sul 2019). Come emerge dal report Ismea sugli scambi con l'estero, l'agroalimentare ha raggiunto un peso di quasi l'11% sulle esportazioni complessive italiane e vede, dopo anni di deficit, un surplus di 3 miliardi di euro della bilancia commerciale, grazie al calo di oltre il 5% delle importazioni. A trainare il nostro export sono state la pasta di semola (+20%), le conserve di pomodoro (+9,7%), alcuni frutti come mele (+13%), uva da tavola (+13%) e kiwi (+2,4%) e l'olio di oliva (+6,4% ).  Al contrario, il 2020 ha evidenziato performance negative per le esportazioni di vini (-2,3%), con una flessione più marcata per gli spumanti (-7%) rispetto ai vini fermi in bottiglia (-1,0%). Anche le esportazioni di formaggi sono rallentate, con tendenze contrapposte tra i formaggi stagionati (-7,6%), e i formaggi freschi (+3%). I risultati rispecchiano i cambiamenti delle abitudini causati dalla emergenza sanitaria, che ha determinato una maggiore domanda di prodotti per il consumo in casa e la contrazione degli acquisti da parte della ristorazione. Sui formaggi ha pesato inoltre la presenza di imposizioni tariffarie aggiuntive verso gli Usa su alcuni prodotti, recentemente sospese.

Nell'articolo:

  • I principali mercati di sbocco dei prodotti agroalimentari italiani

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Ismea