25/05/2021
Largo Consumo 05/2021 - Notizia breve - pagina 4 - 1/3 di pagina - Paola Risi
Le copertine di Largo Consumo

Confagricoltura: «Il caso dell’olio di palma ha modificato le scelte di consumatori e produttori»

Confagricoltura: «Il caso dell’olio di palma ha modificato le scelte di consumatori e produttori»

Commenti dei lettori alla riflessione apparsa sulla copertina del 2/2021

Secondo il report dell’Unione Italiana per l’Olio di Palma Sostenibile la percentuale di olio di palma certificato, utilizzato dall’industria alimentare italiana, è del 92% mentre l’utilizzo di altri oli vegetali scarsamente certificati, come ad esempio l’olio di girasole, raggiunge a malapena il 4,5%.

Poiché le certificazioni internazionalmente riconosciute dovrebbero rappresentare una guida sicura, circa la sostenibilità ambientale dei vari oli vegetali in uso presso l’industria alimentare, perché molte aziende utilizzano invece nelle loro lavorazioni tipi di grassi vegetali dei quali, al momento, la sostenibilità ambientale non è garantita da alcuna certificazione o lo è solo in minima parte?

Risponde

Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura

 

Il “caso dell’olio di palma” è stato in grado di modificare repentinamente le scelte di consumatori e, a ritroso, di trasformatori e produttori, determinando la definizione di uno standard di certificazione. Nel confronto con quello che è stato identificato come l’anti-sostenibile per eccellenza, per gli altri oli vegetali non si è finora evidenziata la stessa necessità

Argomenti

Citati in questo articolo:
Tassinari Matteo, Unione Italiana per l’Olio di Palma, Confagricoltura, Oleificio Zucchi, Dongo Dario, Nutrition Foundation of Italy, Poli Andrea, Great Italian Food Trade, Giansanti Massimiliano, Senni Antonello