Carne irlandese sempre più buona e sostenibile

Carne buona e sana, di altissima qualità, in grado di competere con i più forti mercati internazionali.

Questi sono i punti di forza della carne irlandese che Bord Bia, l’ente governativo dedicato allo sviluppo dei mercati di esportazione dei prodotti food&beverage irlandesi, ha raccontato a TUTTOFOOD portando i valori e i sapori dell'Irlanda più vera e del suo modo di essere allevatori.

l’Irlanda, terra verde d'Europa con un territorio vocato all'allevamento, insegue l'obiettivo di diventare Paese leader nella produzione sostenibile di carne rossa e non solo puntando sui suoi noti punti di forza: spazi incontaminati (4 milioni di ettari di terreno, l’80% dei quali dedicati al pascolo), alimentazione naturale (garantita dal logo Grass Fed), condizioni climatiche favorevoli alla crescita libera e sana dei bovini e una produzione in grado di sostenere un export importante ma in chiave sostenibile.

In Irlanda, si sa, l'allevamento fa parte del dna di molti dei 5 milioni di abitanti, tanto che gli animali sono come di famiglia per molti di loro, una presenza irrinunciabile.

Un’antichissima tradizione che contraddistingue il Paese e che prosegue su dettami semplici e rigorosi al tempo stesso: benessere animale, alimentazione semplice e pascoli all'aria aperta in prati sterminati.

"Il network di Bord Bia – attiva dal 1994 - conta 14 oggi agenzie in tutto il mondo di cui 8 in Europa, e l'Italia è uno tra i principali mercati di interesse e di sbocco per la produzione irlandese. - riferisce James O'Donnell Direttore Bord Bia Italia - Per questo, le fiere per noi di maggiore interesse ad oggi sono Anuga e proprio Tuttofood".

L'export 2022 ha fatto registrare un fatturato di 460 milioni di euro solo per l'Italia e ben 16,7 miliardi a livello mondo.

Di questi dati, in particolare, il settore carne bovina ha raggiunto i 248 milioni di euro in Italia e 4 miliardi worldwide, con il tema della sostenibilità che guida tutta la strategia di promozione.

"Il benessere animale, il coinvolgimento dei farmer come membri di una grande unica azienda produttiva e l'impegno per ridurre costantemente la carbon footprint sono i nostri requisiti guida. - conferma il Direttore - Ciò si concretizza nella costante riduzione di fertilizzanti, nell'alimentazione a semplice base di erba e nella permanenza dell'animale all'aperto dai 280 ai 310 giorni l'anno, permessi da precipitazioni abbondanti e il clima temperato che garantiscono la stagione di crescita dell'erba più lunga d'Europa e terreni sempre fertili.

Investiamo molto in Comunicazione perché siamo convinti che il prodotto meriti di essere raccontato direttamente ai consumatori, così come l'impegno dei nostri allevatori.

La carne irlandese infatti è di qualità premium e trova sempre più spazio nella Distribuzione e nel Food Service".