- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
Caffè Motta, sempre più gusto, sempre più visibilità
A Marca era presenta Caffè Motta, una realtà importante del mondo del caffè, che arriva da un anno molto positivo e che sta puntando molto anche sulla PL, in particolare sulla fascia Premium, come spiega Christian Fadda, Direttore Commerciale & Marketing del brand.
«Abbiamo un importante piano di comunicazione che ci vedrà impegnati, come product placement, in Un Posto al Sole, nella serie Blanca e anche con La ruota della fortuna. Senza dimenticare la nostra partecipazione al Festival di Sanremo. A parte questo, innovare il mondo del caffè, dal punto di vista della materia prima, è difficile. Si può creare, attraverso dei blend di miscele, per rendere il gusto più gradevole, a seconda anche della regionalità. Noi, dal 2023, abbiamo, infatti, cambiato tutto l’assetto delle miscele: ne abbiamo 5 per le cialde compostabili, 4 per le capsule e 2 per gli altri sistemi. L’altra grande innovazione, spinta dal mercato, è la sostenibilità. Prima riguardava solo la compostabilità della cialda, mentre ora il discorso è allargata anche alla deforestazione e non solo. Stiamo lavorando sulle certificazioni di legge, ma anche della sostenibilità a livello di linea produttiva».
Del resto, il mondo della cialda sta continuando ad evolversi: «Ed è l’unico sistema compostabile, mentre la capsula è riciclabile, passando dalla plastica all’alluminio. Noi, con chi usa il monoporzionato, stiamo spingendo, come messaggio, perché sia sostenibile. A livello di PL, noi produciamo le cialde compostabili e molti leader di mercato si rivolgono a noi condividendo questo progetto.
Da tre mesi abbiamo aderito al progetto Plastic Bank, impegnandoci al recupero della plastica negli oceani, trasmettendo al consumatore il messaggio che, se anche utilizziamo plastica nelle capsule, ci impegniamo però a ripulire i mari».
Con la GDO, in questo momento, il dialogo non è facile a causa degli aumenti (oltre il 70%) del costo della materia prima. «Ci aspettiamo che il 2025 non sia un anno di abbassamento, ma di livellamento. Siamo, però, riusciti a sederci al tavolo di tanti retailer e questo, per noi, è un fatto importante. Anche perché stiamo andando controcorrente, regalando, grazie alle nostre confezioni di capsule 20+2, il 10% di prodotto. Aumentano i prezzi, ma compensati da questa offerta. Tutto nasce dalla nostra esperienza sul campo, non avvalendoci, ancora, dell’IA. A livello di fatturato, abbiamo registrato, nel 2024, un +36% e un +18% a volume, nonostante il mercato. L’obiettivo 2025 è ripercorrere la percentuale di aumento dello scorso anno, anche se il mercato avrà gli stessi problemi, con una riduzione del 25% della materia prima, che non ci aiuterà. Ci tengo a sottolineare che in nessun modo stiamo riducendo la qualità.
A livello export, abbiamo avuto ottimi riscontri, sia a livello di Europa, Usa, Canada, per GDO, retail e anche ingrosso. Si parla, principalmente, di grani, anche se stanno nascendo ottime opportunità per il monoporzionato. Avremo tre nuove linee produttive e stiamo incrementando anche le linee per il mercato estero. L’azienda, ora, ha un 50% di produzione di grani e macinato e l’altra metà di monoporzionato che, negli anni, è cresciuto. Quanto alla PL, in proporzione, a oggi, pesa per il 20-22%. Non vogliamo superare una certa soglia, ma affiancare la Private Label al nostro marchio. In particolare, ci stiamo specializzando in una PL Premium, rispondendo a una richiesta precisa del retailer».