Largo Consumo 07/2021 - Approfondimento - pagina 122 - 1 pagina - Gianluigi Torchiani
Ai servizi pubblici non basta il Pnrr
Una fetta consistente dei 222 miliardi di euro previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) potrebbe servire alle utility italiane ad attuare obiettivi di decarbonizzazione e riconversione ecologica. Questa perlomeno è l’intenzione di Confservizi (la confederazione che attraverso Utilitalia e Asstra rappresenta 600 imprese dei settori acqua, rifiuti, energia e trasporto pubblico), in un documento presentato in Senato. Più nel dettaglio, Confservizi stima che le utility italiane potrebbero convogliare ben 25 miliardi di euro di investimenti previsti dal Pnrr: la quasi totalità sarebbero destinati alla missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, mentre una minore parte sarebbe riservata a “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”. La maggior parte di questa somma sarebbe investita nel settore idrico (14miliardi; 55%)...