30/05/2023
Largo Consumo 5/2023 - Approfondimento - pagina 106 - 4 pagine - Redazione di Largo Consumo
Quaderno del mare

A difesa dell’oceano arriva l’accordo Onu

A difesa dell’oceano arriva l’accordo Onu

Gli effetti del riscaldamento globale sono sempre più evidenti e condivisi e, così lo scorso 5 marzo, dopo 20 anni di negoziati, la maggioranza dei Paesi membri delle Nazioni unite ha finalmente siglato un accordo per proteggere gli oceani. Bastano solo alcuni dati per comprendere il significato e le implicazioni di questa nuova intesa. Gli oceani coprono i tre quarti della superficie terrestre, contengono il 97% dell’acqua presente sulla Terra e rappresentano il 99% dello spazio occupato dagli organismi viventi sul pianeta. Assorbono circa il 30% dell’anidride carbonica prodotta dagli umani, mitigando così l’impatto del riscaldamento globale. Più di 3 miliardi di persone dipendono dalla biodiversità marina e costiera per il loro sostentamento e le industrie ittiche danno impiego, direttamente o indirettamente, a più di 200 milioni di persone. A livello globale, il valore di mercato delle risorse e delle industrie marine e costiere è valutato in media 3.000 miliardi di dollari annui, ovvero circa il 5% del Pil globale. Il trattato, concordato da 168 Paesi, prevede l’adozione di nuove misure per preservare la biodiversità dell’alto mare.

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Citati in questo articolo:
Jealsa, Levera Costanza, Carniel Sandro, Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche, Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo, Food and agriculture organization of the United nations, Betulla Elisabetta, Morello, Fao-Adriamed, Medsudmed, Fao, Università Bocconi, Onu, Mare Aperto, Generale Conserve, Friend of the sea, Nazioni Unite, Bureau Veritas, Fos, Mesciulam Simona, CGPM

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