01/04/2022
Largo Consumo 03/2022 - Notizia breve di comunicazione d'Impresa - Pubblicato online
Focus

2021 positivo per Factorcoop

2021 positivo per Factorcoop

Il 2021 si chiude positivamente per Factorcoop, società di factoring del mondo cooperativo del consumo, il cui capitale è suddiviso tra Coop Italia (9,50%), Coop Alleanza 3.0 (38,18%), Coop Lombardia, Coop Liguria, Novacoop, Unicoop Tirreno, tutte al 12,07%, Coop Centro Italia (4,04%). Oggi Factorcoop, 24 addetti al 31 dicembre 2021, si colloca tra le più importanti società di factoring non facente parte di gruppi bancari.

I numeri

I crediti intermediati factoring hanno raggiunto quota 1,58 miliardi (+9,3% sul 2020), il margine di intermediazione, pari a 6,357 milioni, è risultato in aumento del 36% rispetto all’anno precedente mentre l’utile netto si è attestato a quota 1,416 milioni, in crescita del 151% rispetto al precedente esercizio, dopo aver spesato oneri fiscali per 805 mila euro: il che significa una remunerazione del capitale impiegato dalle Coop socie vicina al 5%. A ciò si aggiunge il valore creato dal servizio di pagamento delle utenze e non per i soci Coop: nel corso del processo di sviluppo dell’attività, Factorcoop, in quanto istituto di pagamento vigilato da Bankitalia, sin dal 2019, ha aderito al nodo PagoPA; questo permette ai soci/clienti delle cooperative di poter pagare qualsiasi bollettino emesso da enti pubblici e società di interesse pubblico che hanno aderito al nodo PagoPA. Nel 2021 sono state processate quasi 3,5 milioni di bollette per oltre 316 milioni di euro di transato, con un risultato positivo di oltre 159 mila euro.

Le stime per il 2022

Per l'ad Marco Fossi (nella foto), «i dati del bilancio 2021 indicano un importante consolidamento del posizionamento competitivo nell’ambito dei mercati creditizi di riferimento, anche a seguito sia di una forte azione sui costi, sia di una importante diversificazione del nostro mercato di riferimento. Un’azione che sta proseguendo anche nell’anno in corso relativamente al quale prevediamo, al netto del conflitto in corso, risultati ancora migliori di quelli del 2021». Le stime sono di un +16,5% del turnover rispetto al 2021 nel primo trimestre 2022.
Sul fronte dei costi, da notare l’importante flessione che si è registrata nel rapporto costi/ricavi e che ha portato il dato dal 75% del 2020 al 63% del 2021, con l’obiettivo di arrivare al 56% nel 2024. Particolarmente interessante, anche in proiezione del business atteso negli anni a venire, l’ampliamento del perimetro di attività oltre i crediti maturati dalle Coop di consumo socie. Tale previsione è volta ad incrementare la redditività, tramite l’assunzione di crediti in settori di operatività ancillari alla Gdo, che presentano in media una redditività più elevata rispetto all’alimentare (settore che caratterizza larga parte degli acquisti della Cooperative).
Per fronteggiare la nuova operatività conseguente ai nuovi segmenti di business, la società si è dotata di adeguati presidi. In particolare, cambiando il business di Factorcoop, i rischi di credito, di settore e legali, acquistano una rilevanza ancora maggiore rispetto a quella avuta fino ad oggi in quanto società “captive”. La società ha integrato i presidi a tutela del “rischio” e, in particolar modo, quelli dell’attività di Risk Management, adottando anche processi informatizzati di definizione del “rating” per la clientela e per i debitori ceduti e definendo una Risk Policy in cui si declinano puntualmente le metriche per la determinazione dei rischi e le azioni conseguenti al superamento delle soglie di alert.

https://www.factorcoop.it/

Argomenti

Citati in questo articolo:
Banca d'Italia, Novacoop, Factorcoop, Fossi Marco, Coop Italia, Coop Liguria, Coop Lombardia, Unicoop Tirreno, Coop Centro Italia, Coop Alleanza 3.0

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